Arnia tradizionale africana realizzata con un tronco cavo appoggiato su un albero.

Scelta dell’arnia

Nella lunga storia di convivenza tra api e uomo, il ricovero in cui venivano allevate le colonie è variato molto: tronchi cavi, cesti, vasi di terracotta. L’uomo forniva i contenitori lasciando sempre libertà alle api di costruire i favi del nido, e limitandosi, a fine stagione, a prelevare il miele, spesso uccidendo o disperdendo la colonia.

Solo nella seconda metà del XIX secolo nascono le prime arnie cosiddette razionali con telaini mobili.

La grande innovazione consisteva nella possibilità di visitare il nido senza rompere i favi costruiti con un sistema di telaini mobili inseriti in una cassa di legno con precise dimensioni standard. La misura più importante scoperta per la prima volta da Lorenzo L. Langstroth è quella dello spazio d’ape. Si tratta della misura a cui vanno distanziati i telaini con i favi perché non venga riempito lo spazio né con cera né con propoli.

Questa misura è di 7,5 mm e, se rispettata all’interno del nido tra i telaini mobili e nelle parti verso le pareti interne e il tetto, il favo viene costruito entro il telaino di legno fornito di un foglio di cera con le impronte delle cellette prestampate.

Le arnie così costruite rivoluzionarono l’allevamento delle api permettendo di riutilizzare i telai costruiti con la cera dalle api evitando di distruggere praticamente ad ogni raccolto mezzo alveare. Con queste arnie si possono inoltre fare delle visite complete degli alveari con i trattamenti necessari per garantire la buona salute delle famiglie, raccolti più abbondanti e di migliore qualità.

L’Arnia Langstroth con le sue varianti è oggi la più diffusa al mondo, rimangono solo l’Africa e poche altre zone ad utilizzare arnie tradizionali senza telaini mobili.

In Italia la variante dell’arnia Langstroth maggiormente diffusa è la Dadant-Blatt. La classica cassetta a cubo con il tetto piatto è la scelta più pratica, soprattutto se si intende aumentare il numero di famiglie allevate. Di facile reperibilità, può essere spostata facilmente, ed è compatibile con i vari accessori che completano e permettono un allevamento anche professionale di medie o grandi dimensioni finalizzato alla produzione. Come la Langstroth, è composta da moduli sovrapponibili, la base è praticamente un cubo di circa 40×40 cm dove la colonia costruisce i 10 favi che costituiscono il nido, la regina depone le uova e le operaie allevano la covata tra le scorte di polline e miele, che non vengono mai prelevate. Durante i raccolti importanti vengono aggiunti sopra il nido uno o più moduli, detti melari,  con le stesse misure della base ma alti  la metà, dove le api trovano 9 telaini pronti ad accogliere il miele raccolto in eccedenza e che l’apicoltore può togliere quando finisce il raccolto senza danneggiare la famiglia.

Il miele contenuto nei telaini tolti dai melari viene poi estratto per centrifugazione in appositi smielatori a motore o a mano per piccole produzioni.

L’Arnia Dadant-Blatt (DB) è quindi attualmente la scelta più diffusa per l’allevamento delle api, ma questo non vuol dire che sia la soluzione migliore per le api. È un buon compromesso tra le esigenze dell’apicoltore e quelle delle api; se non interessa la produzione, non si pensa di fare dell’apicoltura un’attività da reddito, ma l’obiettivo è tenere le api in giardino per piacere e per beneficiare del valore ambientale che danno, l’arnia più indicata è la Kenya Top Bar (KTB).

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La KTB è un’arnia sviluppata da apicoltori inglesi in Africa negli anni ’60 per migliorare l’apicoltura tradizionale. A differenza delle arnie razionali occidentali, lascia libere le api di costruire i favi e sviluppare il nido progredendo in orizzontale. Sono presenti solo le barre portafavi accostate, che fungono anche da soffitto. Per fare in modo che le api costruiscano il favo sotto ogni barretta si devono rispettare alcuni accorgimenti. Importante è la larghezza della barra stessa e la forma a punta della parte inferiore dove iniziano la costruzione del favo. In questo modo ad ogni stecca corrisponderà un favo. Per evitare che i favi vengano attaccati alle pareti dell’arnia, queste sono inclinate a 120°, la sezione è quindi trapezoidale con il lato più lungo in alto dove sono appoggiate le barre e quello più corto sotto verso il fondo. Se le misure e la disposizione è corretta si potranno estrarre le barre con il loro favo attaccato per le ispezioni, o per il prelievo di un favo di miele. Permettendo comunque le operazioni necessarie per garantire la sanità della colonia.

I vantaggi di questo tipo di arnia sono diversi. Il fatto che costruiscano i favi liberamente fa si che possano variare leggermente la misura delle cellette, (nelle arnie razionali non possono farlo perché hanno il vincolo dei telaini con il foglio di cera standard prestampato) assecondando le varie esigenze della famiglia. I favi saranno più piccoli permettendo una migliore termoregolazione nelle varie stagioni. La maggior libertà nello sviluppo della colonia e una conseguente  conduzione più “amichevole “ del suo allevamento, spiega probabilmente la maggior docilità delle api così allevate, rendendo questo tipo di arnia la più indicata per essere tenuta vicino a casa in giardino.
La semplicità di quest’arnia la rende anche più economica, non necessitando dei vari accessori per la gestione. Non necessita di particolari attrezzature neanche per la raccolta del miele, basta estrarre il favo che si vuole raccogliere tagliandolo alla base della barra ed estrarre il miele per spremitura o consumarlo direttamente nella sua cera.
Per concludere, le considerazioni da fare per la scelta dell’arnia sono personali. A seconda delle aspettative e obiettivi si può scegliere un sistema di allevamento o un altro.

Per un’attività con più di 5/10 famiglie è sicuramente preferibile operare con arnie razionali tipo DB utilizzando tutti gli accessori dedicati a questo sistema.

Chi invece vuole avere un paio di famiglie o poco più nel giardino può utilizzare le arnie KTB, applicando un metodo di allevamento più amichevole con le api .