Agricoltura (e apicoltura) intensiva, monoculture, uso dei pesticidi e cambiamenti climatici sono tra le cause della diminuzione drastica degli insetti impollinatori. L’ape mellifera è solo una delle centinaia di specie di apoidei presenti in Europa. La sua caratteristica è l’essere organizzata in super organismi complessi, le famiglie. Quando parliamo della scomparsa delle api, non dobbiamo dimenticare gli altri impollinatori, tra questi le api selvatiche che non sono oggetto di allevamento.
Sono api solitarie, non si organizzano in colonie, ma cercano rifugio nelle cavità nel legno. La perdita di biodiversità e l’impoverimento degli ambienti ne minacciano la sopravvivenza. Un’azione concreta per aiutarne la diffusione è quella di offrire siti idonei alla riproduzione e piante utili al loro sostentamento. Tutti possiamo fare qualcosa, nel nostro terrazzo, nel nostro terreno o nel nostro giardino:
- Piantare fiori e alberi amici degli impollinatori: nel prato, in giardino o in un vaso sul balcone: lavande, erbe aromatiche soprattutto timo, rosmarino e salvia, calendula, cicoria, tutte le specie di trifoglio, facelia, ginestrino, malva, tagete, girasole, grano saraceno, pieracanta, la lista è lunghissima!
- Lasciare uno spazio del nostro giardino allo sviluppo naturale delle piante evitando tagli, soprattutto quando sono in fiore.
- Non usare prodotti chimici di nessun tipo. Esistono alternative biologiche anche per contrastare le patologie delle piante e gli insetti nocivi. E se avete la fortuna di incontrare coccinelle e mantidi tra i vostri fiori e nell’orto, vi aiuteranno moltissimo.
- Offrire nidi alle api solitarie e agli altri piccoli impollinatori creando siti che possano offrire un rifugio e condizioni adatte alla loro riproduzione e sopravvivenza.